Filati di riciclo per l’uncinetto di Jo Hamilton

Da un mix di fibre di lana e di filati ricavati da scarti industriali plastici, l’artista scozzese Jo Hamilton realizza all’uncinetto ritratti di notevoli dimensioni e paesaggi architettonici caratterizzati da scampoli penzolanti.
Il suo lavoro riflette su questioni interconnesse come il capitalismo sfrenato, le disparità sociali e la crisi climatica sempre più urgente.

Recuperare rottami alla maniera di Kirsty Elson

Da pezzi di legno e barattoli di risulta, Kirsty Elson assembla piccolissime sculture minimaliste. Riproduce animali, case e mezzi di trasporto.
L’artista, con sede in Cornovaglia, mette in risalto la cruda semplicità dei suoi oggetti trovati e lascia che i materiali guidino le sue opere, manipolando con pochi gesti assi screpolate o ganci piegati per ottenere le forme immaginate.

I totem in legno e vetro di Louise Durham

Con sede nella città costiera di Shoreham-by-Sea, in Inghilterra, Louise Durham crea imponenti sculture in legno, recuperando pali di steccate di protezione.
Ne incorpora strisce e dischi di vetro al fine di restituire spettri di colore.
Opere monolitiche che, una volta illuminate, proiettano ombre caleidoscopiche sull’ambiente circostante.

La tecnica del Kintsugi vista con gli occhi di Yeesookyung

L’artista di Seoul Yeesookyung fonde tradizioni artigianali coreane e giapponesi nelle sue eleganti sculture dorate.
Mescolando vasi riccamente decorati con divinità e animali, i delicati assemblaggi fondono frammenti di ceramica scartata in nuove forme con lati bulbosi, figure dimezzate e gocce di resina epossidica metallica.

Tamara Kostianovsky: parodie del consumo contemporaneo con scarti di tessuto

Lavorando con avanzi di fabbricazione, l’artista Tamara Kostianovsky ci chiede di mettere in discussione le origini, il processo e i risultati disastrosi del nostro desiderio apparentemente inestinguibile di acquistare e sprecare.
Quattro corpi distinti del lavoro dell’artista nell’arco di quindici anni sono stati riuniti allo Smack Mellon di DUMBO, Brooklyn, per formare un’installazione dal titolo “Between Wounds and Folds“.

Stéphanie Kilgast: manipolare l’argilla con un messaggio ecologico

L’artista Stéphanie Kilgast immagina un mondo post-apocalittico contrapponendo forme di vita che prendono il sopravvento sugli “errori” dell’uomo.
Coralli, funghi e muschio fuoriescono cosi da una confezione usa e getta, così come da una bomboletta spray.
La Kilgast crea assemblaggi di argilla dipinta da colori vivaci e da trame complesse.

Matt Small: l’emarginazione attraverso mosaici in metallo

Al centro del lavoro di Matt Small c’è un’idea fissa.
Quella che in ogni cosa vi risiede un potenziale nascosto.

I suoi temi gravitano quindi attorno al concetto generale del disprezzo, sia dei soggetti rappresentati sia dei materiali con i quali li compone.
Per i suoi mosaici sceglie quindi metalli di risulta, ferrosi e non. Spesso ossidati, oppure deteriorati.

Glen Taylor: riparare porcellane con brutali saldature

Glen Taylor, un’artista con sede in Ohio, ripara servizi di porcellana con brutali pezzi di metallo e saldature.
Lo fa in netto contrasto con le loro controparti lisce e delicate.
Lunghezze di filo spinato arrugginito legano due metà di una tazza da tè, punte acuminate delimitano un piattino dipinto con fiori e le posate storpiate sono ammucchiate in assemblaggi disordinati che ricordano conseguenze di una cena.

Jacqueline Surdell: cucire scampoli facendo le veci di una navetta da telaio

L’artista di Chicago Jacqueline Surdell, sutura con scampoli di corda, tessuto e nastri di seta in tentacolari arazzi astratti.
Il risultato finale pende dalle pareti come una massa strutturata e colorata.
Grappoli gonfi di nodi, trame sciolte, tunnel intrecciati e fili penzolanti compongono i suoi lavori tridimensionali.

Mathieu Lucas: visioni sull’ambiente

Mathieu Lucas è un talentuoso artista visivo contemporaneo. Con la sua ultima serie “Anthropo Scènes“, celebra cinque anni di creazione artistica.

Nel suo lavoro, l’ambiente e i suoi problemi occupano un posto di primo piano.
I suoi pezzi sono realizzati con materiali diversi, inclusi oggetti riciclati come la plastica che trova sulla spiaggia, vecchi giocattoli e componenti elettronici nelle vendite di strada.