La fotografia surreale di Gab Bois

L’artista canadese Gab Bois prende oggetti comuni e li trasforma, con irriverenza e un tocco kitsch, in opere d’arte effimere che spiazzano l’osservatore.
Quella che in apparenza potrebbe sembrare una sregolatezza creativa sfocia in realtà in una produzione molto coerente e organica, in cui l’artista stessa si pone in primo piano, utilizzando il suo corpo come fosse un oggetto o un palco sul quale mettere in scena le proprie opere.

Marija Tiurina: come animare illustrazioni bidimensionali

Marija Tiurina è un’illustratrice che compone scene surreali e romanzate.
Che si tratti di un bizzarro miscuglio di pensieri o di un’esplorazione apparentemente infinita, esprimedi mistero, gioia e caos in generale.
Ultimamente, per renderle maggiormente dinamiche, ha pensato di arricchirle con effetti gif.

Andrea Ucini: il coraggio di illustrare la morte

“How to die well“, un insolito progetto editoriale che parla di morte.
E lo fa con tutta la necessaria serietà dovuta a un tema tanto significativo e centrale nell’esistenza di chiunque.

L’inequivocabile titolo non cela livelli di ironia, è da prendere alla lettera.

Aghil Hosseinian: bulloneria “animata”

Aghil Hosseinian è un professionista dell’animazione con base a Teheran, che ha cominciato a sperimentare con le immagini in movimento nel 2008, dopo una formazione universitaria come graphic designer.
Da allora Hosseinian insegna e lavora come free lance soprattutto per aziende, senza però tralasciare di coltivare un proprio portfolio di opere personali.

L’alfabeto architettonico in carta di Mel Edwards

Mel Edwards è una giovane illustratrice e designer che, dopo aver accumulato premi e segnalazioni nelle principali competizioni per studenti , oggi vive e lavora a Manchester creando affascinanti sculture di carta, suo materiale d’elezione.

Heisenberg Objects: il progetto di sculture quantistiche di Fabian Oefner

In “Heisenberg Objects”, Fabian Oefner traduce il principio di indeterminazione della meccanica quantistica in una serie scultorea di oggetti segmentati.

L’artista con sede nel Connecticut utilizza la resina per solidificare oggetti di uso quotidiano, tra cui scarpe da ginnastica, una Leica M6, un registratore, un orologio Seiko e un registratore di volo.

Willie Cole: rivisitare le maschere africane utilizzando scarpe

Willie Cole contrappone l’immagine di calzature femminili pronte all’uso con la tradizione africana per le maschere scultoree.
Con questi assemblaggi figurativi l’artista impila tomaie e tacchi in una modalita’ che gli permette, attraverso anche i colori, di ottenere volti dalle espressioni di fantasia.

Rafael Serra: loghi moderni immaginati in stile vintage

Ispirandosi alle pubblicità e agli stili grafici degli anni ’70, il graphic designer portoghese Rafael Serra si diverte ad immaginare come sarebbero stati alcuni tra i loghi moderni più famosi se realizzati con quei temi.

Artifex Poster: manifesti creati dall’intelligenza artificiale

Due designer italiani, Simone Verduci e Jacopo Baco Giannitrapani, che lavorano su quel terreno di confineche esiste tra progettazione grafica e codice digitale, si sono chiesti:
“Cosa vede una macchina in un’immagine?
L’intuizione del designer può essere sostituita, in futuro, dall’intelligenza artificiale?”

Handy: l’ausilio che evita il contatto di Matteo Zallio

Matteo Zallio è un giovane ricercatore italiano presso l’Università di Stanford.
Ha notato come durante il lockdown le persone abbiano cambiato il modo di interagire con gli oggetti nello spazio pubblico.
Nello specifico, ha osservato come tutti cerchino di evitare il contatto con le maniglie delle porte dei negozi e delle auto, con le tastiere e con le pulsantiere…